Stamattina mi sono svegliata con una notizia molto spiacevole, un'altra giovane vittima nel mondo del k-pop ci ha lasciati. Moonbin, membro del popolare gruppo k-pop Astro si è tolto la vita a soli 25 anni. Purtroppo non è la prima volta che leggiamo notizie di questo tipo, il numero di suicidi nel mondo del k-pop (e non solo) sembra stia aumentando sempre di più, rivelandoci ogni volta il lato più oscuro di quest'industria.
Purtroppo però, il problema dei suicidi in Corea del Sud non è circoscritto solo all'industria k-pop. Tre studenti su quattro in Corea del Sud hanno rivelato di aver pensato almeno una volta al suicidio per la pressione degli studi universitari. Eppure non solo i giovani sono vittime della società, il tema del suicidio infatti in Corea del Sud tocca anche gli anziani. Cerchiamo di capire, in breve, cosa risiede alla radice di questo problema.
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Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il tasso di suicidi in Corea del Sud è il quarto più alto al mondo.
Non sono solo i giovani ad essere vittime della società, ma anche gli anziani. In passato, ci si aspettava che i figli si prendessero cura dei loro genitori anziani. Poiché questo sistema è in gran parte scomparso nel ventunesimo secolo, molti anziani scelgono di togliersi la vita, piuttosto che sentirsi un onere finanziario per le loro famiglie.
Oltre agli anziani, anche gli studenti hanno tassi di suicidio superiori alla media, la ragione sembra essere data in gran parte dai livelli di pressione per avere successo negli studi. Se gli studenti non hanno il successo sperato all'Università, possono pensare addirittura di aver disonorato le loro famiglie.
Il livello di soddisfazione per la propria vita in Corea è molto basso
Il livello di soddisfazione che i coreani provano per la propria vita è quasi al minimo rispetto ad altri paesi.
Secondo il World Happiness Report 2022 pubblicato dal Sustainable Development Solutions Network, il "punteggio di felicità" della Corea del Sud, ovvero la soddisfazione generale della vita, è stato di 5,9 punti in media tra il 2019 e il 2021. Questa cifra è significativamente inferiore alla media OCSE, che si attesta a 6,7 punti.
Perchè così tante star del k-pop si tolgono la vita?
I lati tossici dell'industria k-pop sono ormai sotto gli occhi di tutti. Gli idol sono controllati dalle loro agenzie in qualsiasi aspetto della loro vita, a partire dall'aspetto fisico, a quello che possono dire, a ciò che possono mangiare... La pressione per un idol è altissima e la loro indipendenza è praticamente inesistente. Inoltre gli idol sono costantemente esposti all'opinione pubblica, il che li rende obiettivi facili del cyber bullismo. Devono poi stare sempre attenti a ciò che dicono e ciò che fanno, basta una piccola mossa sbagliata e la loro carriera può essere cancellata per sempre. Se a tutto ciò aggiungiamo anche la componente della solitudine, non è difficile immaginare perchè così tanti idol si tolgano la vita. Siamo tutti d'accordo che qualcosa in questa industria deve cambiare, e in fretta.
Cosa sta facendo il governo coreano per contrastare i suicidi?
Il governo coreano di recente ha annunciato che la Corea implementerà controlli della salute mentale una volta ogni due anni e istituirà programmi di prevenzione del suicidio in tutto il paese per affrontare l'alto tasso di suicidi.
I coreani di età compresa tra i 20 e i 70 anni dovranno sottoporsi a controlli di salute mentale ogni due anni invece dell'attuale frequenza di 10 anni. Si spera che i controlli di routine migliorino la diagnosi precoce di una gamma più ampia di malattie mentali, tra cui depressione, schizofrenia e disturbo bipolare e quelle identificate come ad alto rischio di malattie mentali saranno trattate presso cliniche di neuropsichiatria.
Il Korea Suicide Prevention Center, che attualmente offre consulenza per la prevenzione del suicidio solo per telefono (+82-1393), amplierà i suoi servizi anche ai social media per aumentare la sua accessibilità ai più giovani.
Ma sarà abbastanza questo sistema preventivo per diminuire il tasso di suicidio in Corea? O forse il problema è più profondo e ormai radicato nella società? Di sicuro qualcosa deve cambiare, sia nell'industria k-pop che all'interno della società.
A presto, Greta Kim F.
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